Denunciato un 18enne per l’allarme terrorismo scattato all’aeroporto di Fiumicino.
E’ accaduto sul volo VY1367 che stava per decollare da Roma Fiumicino diretto all’aeroporto di Alicante, in Spagna la mattina di giovedì 21 luglio. Mentre i passeggeri erano seduti e i motori si preparavano al decollo, iniziano a squillare tutti gli smartphone nella cabina dell’aeromobile nello stesso momento. Sui telefoni compare lo stesso messaggio a tutti i 147 passeggeri: il titolo recitava “wake up wake up wake up” e varie frasi sotto scritte in una lingua sconosciuta.
Nel messaggio poi erano presenti anche immagini macabre di persone incappucciate e scheletriche. Essendo arrivati a tutti i passeggeri, tutto ha fatto pensare ad un attacco terroristico. Questo ha generato il panico sull’aereo tanto che molti hanno provato a scendere dall’aeromobile gridando. Dato che la situazione era fuori controllo e l’agitazione non rientrava, il comandante ha deciso di interrompere le procedure di decollo e chiamare la polizia di frontiera.
Allarme rientrato tra i passeggeri e responsabile denunciato
Le indagini hanno rivelato che uno dei passeggeri aveva inviato quel messaggio a tutti gli altri. Si tratta di un ragazzo spagnolo di 18 anni che ha semplicemente inviato un messaggio tramite la funzione dell’iPhone Airdrop che consente di inviare qualcosa ad altri dispositivi attraverso soltanto la rete wireless. Il ragazzo ha ammesso di essere il responsabile dell’invio del messaggio di cattivo gusto ed è stato denunciato per procurato allarme.
Il volo è ripartito in condizioni di normalità con due ore di ritardo. Dalle indagini successive si è scoperto che il testo incomprensibile del messaggio era scritto in amarico – lingua etiope – e conteneva minacce di morte come: «La tua famiglia sanguinerà a causa delle tue azioni. Soffrirai eternamente per le tue azioni. Presto sarai solo a causa dei due modi in cui ha benedetto la tua famiglia, la tua famiglia sanguinerà. Sentiranno un dolore eterno per le tue azioni, le lacrime che verseranno ti prosciugheranno e il dolore che proveranno sarà insopportabile».